COMUNICATI STAMPA

SICUREZZA ALIMENTARE 
oggi sono "precari" anche i controlli 

In sciopero i veterinari precari del Ministero della Salute

(Cremona, 26 ottobre 2007)  - L’Associazione Nazionale dei Medici Veterinari italiani (ANMVI) è solidale con il Comitato Precari Dirigenti Professionisti della Salute che oggi  aderisce allo  sciopero indetto dai sindacati confederali, per la stabilizzazione dei lavoratori dell’amministrazione pubblica.

Il Comitato rappresenta veterinari, chimici, farmacisti e biologi precari dipendenti del Ministero della Salute, addetti ai controlli degli alimenti e degli animali oggetto di scambi tra i Paesi Comunitari ed extracomunitari, che finiscono sul mercato nazionale e da qui sulla tavola dei consumatori italiani.

Altissima l’adesione che ha interessato, fin dalle prime di ore di stamattina, oltre l’80% di queste professionalità e coinvolto i Posti di Ispezione Frontalieri, gli Uffici per gli Adempimenti Comunitari (sedi periferiche del Ministero della Salute) e gli uffici dell’Amministrazione Centrale. I manifestanti, assunti con contratti a tempo determinato al Ministero della Salute, lamentano che la manovra finanziaria non preveda alcuna disposizione per la loro stabilizzazione, malgrado l’impegno del Ministro Livia Turco per trovare una soluzione al precariato nel suo Dicastero.

Si può facilmente intendere quanto questo ruolo sia centrale per la tutela della salute del cittadino italiano- riferisce il comunicato di adesione allo sciopero- In molti casi, come nel comparto veterinario, essi rappresentano oltre il 50% del personale in servizio, e il proprio lavoro risulta indispensabile ad assicurare la funzione degli uffici centrali e periferici a cui sono preposti. Senza il loro supporto gli Uffici non sarebbero stati in grado di far fronte alle emergenze sanitarie che si sono susseguite negli ultimi anni: la malattia della lingua blu in Nord Europa , l’Afta Epizootica nel Regno Unito, l’Influenza Aviaria sempre presente nei paesi Afro-Asiatici ed in Europa, la Peste Suina, la contaminazione chimica di carni, pesce latte e derivati, la contraffazione alimentare. Senza il loro lavoro il sistema sanitario nazionale non sarebbe in grado di dare seguito al sistema di Allerta europeo.

Eppure, già da molti anni, prosegue il Comitato “ questi professionisti che hanno sempre svolto il proprio compito con responsabilità e senso del dovere subiscono gravi disagi nell’espletamento delle proprie funzioni (continua incertezza per il futuro, incerto inquadramento professionale, difficoltà all’accesso all’aggiornamento) e questo sicuramente non contribuisce alla stabilità e all’efficienza del sistema.

Per questo rivendicano la definitiva stabilizzazione del proprio rapporto di lavoro, aderendo allo sciopero e valutando l’eventualità di successive iniziative pubbliche.

Ufficio Stampa ANMVI

0372/40.35.37

pdfCOMUNICATO STAMPA 26 OTTOBRE 2007