Esotici e selvatici da compagnia: il punto

I decreti adeguano l'ordinamento italiano al regolamento europeo 2016/429, noto come Animal Health Law (AHL). All'incontro, con il Direttore dell'Ufficio 6 (Tutela e Benessere Animale), hanno partecipato il Presidenti di ANMVI e SIVAE.

Fra i decreti nazionali discendenti dalla normativa europea in materia di sanità animale (AHL) ve ne sono alcuni che apporteranno importanti novità alla disciplina degli "animali da compagnia". Questo il tema dell'incontro che si è svolto al Ministero della Salute, presso la Direzione Generale della Sanità Animale, alla presenza del Direttore dell'Ufficio 6, Ugo Santucci, del Presidente ANMVI Marco Melosi e del Presidente SIVAE (Società Italiana Veterinari per Animali Esotici) Stefano Cusaro.

Due i provvedimenti in via elaborazione:
 un decreto - a cura del Ministero della Salute-  dovrà definire le modalità di registrazione e identificazione (Sistema I&R) di tutti gli "animali da compagnia"; un decreto legislativo - previa intesa in Conferenza Stato-Regioni e il via libera parlamentare- dovrà regolamentarne la gestione in tutti gli aspetti: detenzione privata, allevamento, compravendita, importazione, movimentazione, ecc. L'incontro odierno si è incentrato su quest'ultimo provvedimento.

Non più soltanto cani, gatti e furetti- Per la AHL potranno essere considerati "animali da compagnia" non più soltanto cani, gatti e furetti ma anche animali di specie esotica e selvatica. Si tratta di una novità assoluta. Stabilire quali animali (e con quali regole) potranno rientrare nella disciplina degli "animali da compagnia" è un aspetto cruciale del regolamento 2016/429 che tutti gli Stati Membri devono affrontare, tenendo conto del presupposto di fondo della AHL: il controllo delle malattie animali trasmissibili e dei relativi fattori di rischio per la salute pubblica e per la salute animale.

Nuovi animali da compagnia (Allegato 1, parte B)- L'Unione Europea ha individuato i nuovi animali da compagnia per elencazione (Allegato 1-parte B del regolamento 2016/429):
-Invertebrati (eccetto api, molluschi appartenenti al Phylum Mollusca e crostacei appartenenti al Subphylum Crustacea)
-Animali acquatici ornamentali
-Anfibi
-Rettili
-Volatili: esemplari di specie avicole diverse da polli, tacchini, faraone, oche, anatre, quaglie, piccioni, fagiani, pernici e ratiti (Ratitae).
-Mammiferi: roditori e conigli diversi da quelli destinati alla produzione alimentare.

Elenchi- Nel decreto legislativo in esame, le specie di "animali da compagnia" si individueranno in deroga alle specie elencate come vietate. Lo spartiacque per distiguere fra divieti e deroghe consentite è dato dal criterio del pericolo per la salute, per l'incolumità pubblica o per la biodiversità. E' rinviata a successivi decreti (MinSal-MITE) sia l'elencazione delle specie animali vietate che di quelle "da compagnia",  prevedendo nel primo caso anche l'adozione di concerto con il Ministero dell'Interno. Del tutto a parte, la questione del prelievo in natura- generalmente vietato salvo contesti d'eccezione come i giardini zoologici.


Chiarire gli intenti del Legislatore- L'incontro interlocutorio, richiesto da ANMVI, aveva principalmente lo scopo di chiarire il contesto decisionale del Legislatore nazionale per definire l'apporto scientifico-professionale della Veterinaria. L'attenzione sull'adeguamento nazionale della AHL è molto alta, il quadro giuridico è complesso, profondamente innovativo e investe un campo di applicazione molto vasto. Pertanto i Presidenti di ANMVI e di SIVAE hanno avvertito la necessità di un confronto con il Ministero della Salute, rivelatosi proficuo per poter impostare efficacemente e su basi corrette le successive analisi e valutazioni.

14 aprile 2022

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