Cremona, 15 aprile 2025 - L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) ha sollecitato al Ministero della Salute l’attivazione urgente di una consultazione dedicata al problema sempre più allarmante delle carenze di medicinali veterinari. Con una lettera indirizzata al Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, al Capo Dipartimento One Health Giovanni Leonardi e al Direttore Generale della Sanità Animale Giovanni Filippini, il Presidente ANMVI Marco Melosi denuncia una situazione che sta mettendo in seria difficoltà la professione veterinaria. Il Presidente Melosi: “Serve un chiaro scenario dei problemi e delle soluzioni. I veterinari sono in grave difficoltà operativa ed etica. Ci troviamo di fronte a carenze, parziali o totali, che riguardano farmaci fondamentali per l’esercizio professionale veterinario con ripercussioni concrete sulla salute animale e sull’efficacia delle cure”.
Dopo la nota indisponibilità di antibiotici come amoxicillina e acido clavulanico, dai canali di approvvigionamento è recentemente scomparso anche Tanax, l’unico eutanasico autorizzato, creando un vuoto gravissimo nella gestione degli animali inguaribili e affetti da sofferenze irreversibili.
“La privazione improvvisa di medicinali di utilizzo corrente e primario – si legge nella lettera – genera forte disagio, professionale ed etico, per i Medici Veterinari, costretti a spiegare ai proprietari la mancanza di soluzioni terapeutiche, senza disporre di informazioni chiare sulle alternative né sui tempi di ripristino delle forniture.”
Casi emblematici segnalati da Anmvi
Anmvi ha segnalato alcuni casi esemplificativi:
- la mancata autorizzazione all’uso veterinario della molecola GS-441524/Remdesivir per il trattamento della FIP (peritonite infettiva felina), nonostante l’avanzamento di iniziative parlamentari in corso con il supporto di ANMVI;
- l’improvvisa e totale indisponibilità di Tanax;
- la persistente assenza sul mercato di antibiotici essenziali come amoxicillina e acido clavulanico;
- le ricorrenti difficoltà di approvvigionamento per le specie MUMS (Minor Uses Minor Species).
Le proposte dell’Associazione
Anmvi propone di avviare una consultazione urgente promossa dal Ministero della Salute, con il coinvolgimento dell’industria farmaceutica e delle rappresentanze veterinarie, per analizzare il problema in modo sistemico e condividere soluzioni concrete; Istituire una “lista di trasparenza” dei medicinali carenti, pubblicata e costantemente aggiornata, sul modello di altri Paesi europei come la Francia; rafforzare l’obbligo per le aziende titolari di AIC di comunicare tempestivamente le interruzioni di fornitura (ai sensi dell’art. 16, comma 5, D.lgs. 218/2023); attivare meccanismi informativi verso i Medici Veterinari, oggi del tutto assenti, a seguito dell’invio della Scheda di segnalazione carenze farmaci veterinari disponibile sul sito del Ministero.
ANMVI richiama inoltre l’attenzione sulla strategia pluriennale dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), che riconosce formalmente l’interconnessione tra salute animale e salute umana. “Una visione One Health che deve tradursi in azioni concrete anche nel nostro Paese” – conclude Melosi.
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