Migliorare il monitoraggio e le azioni di protezione

(Cremona 12 marzo 2025) - Nella Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, l’Associazione Nazionale Medici Veterinari esprime innanzitutto solidarietà a tutti i professionisti della salute che hanno subito minacce, aggressioni e violenze fisiche e verbali.

 I Medici Veterinari sono una categoria particolarmente vulnerabile ed esposta. Il fenomeno viene sottaciuto o derubricato, nonostante in molti casi si tratti di esposizione alla criminalità. Le cosiddette agromafie, infatti, sono attive in settori di grande rilevanza economico-produttiva, dove si vorrebbe comprimere la tutela sanitaria delle popolazioni animali e della sicurezza alimentare della collettività.
Auto in fiamme e proiettili sono solo alcune delle azioni intimidatorie subite dai Medici Veterinari, che non vengono registrati dall’Osservatorio nazionale, malgrado le innumerevoli cronache mediatiche. Un limite di rilevazione che interessa tutte le professioni e che porta a sottostimare il fenomeno.

L’azione di sanità pubblica veterinaria, negli allevamenti e negli stabilimenti di macellazione, richiede attenzioni maggiori e protezioni speciali.

 Inoltre, negli ultimi anni, sono aumentati gli episodi di aggressività nelle strutture veterinarie private da parte di clienti violenti.

Sono le donne Veterinario a denunciare un maggiore potenziale di rischio e di vulnerabilità. Anche se si tratta quasi sempre di clienti occasionali, questi episodi indicano una esposizione al pericolo, specialmente notturno, che mette a rischio presidi medico veterinari, oltre agli stessi professionisti.

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